Da dove si inizia la progettazione di un giardino?
La prima fase nel progetto del giardino è l’analisi del luogo e del contesto.
Una volta effettuato il primo sopralluogo, e dopo aver chiarito le esigenze della committenza, si procede al rilievo fotogrammetrico del giardino, andando a registrare tutta una serie di informazioni che costituirà la base del lavoro di studio.
Prima di tutto, si andrà a misurare la proprietà e a rilevare l’andamento del terreno.
La struttura del giardino dipende, in gran parte, dalla modellazione del terreno, per cui è fondamentale avere un rilievo preciso dello stato di fatto ottenuto, dove possibile, con l’ausilio di un drone.
Si registrano poi i dati relativi al clima e soprattutto al microclima del luogo.
Il primo, deriva dalla posizione geografica in cui si trova il giardino mentre il secondo, ancora più importante, è determinato dalle particolari condizioni di esposizione delle varie parti della proprietà.
Tra un’area al riparo dai venti esposta a sud, ed una ombreggiata esposta al nord esistono infatti condizioni molto diverse, che influiranno sulla scelta degli elementi vegetali da utilizzare.
Si analizza poi il terreno presente nel giardino, in particolare si esamina la sua tessitura ovvero le quantità di sabbia, argilla e limo che lo compongono e che ne definiscono le proprietà fisiche, e se ne ottengono le proprietà chimiche, grazie all’analisi degli elementi minerali e della sostanza organica presente in esso.
Questo determinerà il piano di concimazione di fondo, che viene in genere effettuata all’impianto del giardino.
Bisogna poi registrare la presenza di acqua.
Si tratta di un dato fondamentale che influirà profondamente sul rapporto quantitativo fra superfici pavimentate, inerbite e piantumate e quindi, in ultima analisi, sul tipo di giardino che andremo a realizzare.
Si passa poi al censimento degli elementi presenti nel giardino: le superfici pavimentate, i camminamenti, i manufatti esistenti, gli alberi.
Sono tutti elementi che possono condizionare il disegno del giardino e di cui si deve tener conto in fase progettuale.
Infine, le viste.
Il paesaggio e l’ambiente che circondano il giardino sono sempre un dato di progetto.
Si può scegliere in maniera voluta di dar vita ad un giardino completamente conchiuso, senza affacci sull’ambiente esterno e dal carattere intimo e raccolto, ma in genere gli elementi posti all’esterno del giardino entreranno giocoforza a far parte della realizzazione.
Questo avviene sia che si voglia includerli nel progetto, ricorrendo al cosiddetto paesaggio in prestito, sia che si voglia escluderli dalla vista, andando a mascherarli con elementi vegetali o, più abilmente, distogliendo da essi lo sguardo del visitatore.
Per poter dar vita ad un progetto soddisfacente è quindi fondamentale disporre di un’analisi del luogo precisa ed approfondita che prenda in considerazione tutti gli aspetti citati.
Senza di essa, il giardino risulterà avulso dal proprio contesto ed in fase realizzativa si incorrerà sicuramente in problemi operativi e in costi imprevisti.