Investire nel giardino
La realizzazione di giardini in un periodo di incertezza economica potrebbe essere considerata una spesa superflua da rimandare a tempi migliori.
Il giardino, sia esso un piccolo giardino privato o un giardino all’interno della propria azienda, deve invece essere considerato un investimento.
Il giardino privato costituisce la prosecuzione dell’abitazione all’esterno e ne è un complemento essenziale.
Un bel giardino è un moltiplicatore di valore dell’immobile.
In contesti più avanzati del nostro, come nel mondo anglosassone, è prassi comune investire nella realizzazione di un giardino per innalzare il valore delle proprietà immobiliari.
In Europa settentrionale o in America, il progetto del giardino è sempre parte integrante del progetto di ristrutturazione dell’abitazione.
Progettare insieme la casa e il giardino permette di gestire un budget complessivo e di fare le scelte più funzionali in entrambi gli ambiti, con risultati decisamente migliori.
In Italia accade spesso di concentrarsi solo sugli edifici dimenticando che, una volta completati i lavori edili, dovremo immancabilmente occuparci dell’esterno.
Rendersi conto di dover mettere mano al giardino dopo aver portato a termine la ristrutturazione della casa è decisamente troppo tardi.
La configurazione del giardino è condizionata dalle scelte fatte in precedenza, col rischio che esso sia poco funzionale e anche costoso da gestire nel corso degli anni.
Inoltre, il budget a disposizione sarà stato speso sulla casa e la realizzazione del giardino sarà vista come un costo aggiuntivo.
Quindi si cercherà di risparmiare evitando di progettare il giardino e rivolgendosi direttamente ad un giardiniere o ad un garden center.
Questa è la ragione principale per cui si vedono spesso abitazioni molto belle con giardini banali e scontati.
Vivere il giardino privato
Bisogna però dire con chiarezza che investire nella realizzazione del nostro giardino è proficuo solo se esso cambia in parte il nostro modo di vivere.
Il giardino non deve essere solo ammirato, né può limitarsi ad essere uno status symbol che afferma il nostro prestigio.
Sicuramente il giardino non risponde a logiche utilitaristiche e quindi deve essere bello, o non ha ragion d’essere.
Provare gratificazione ammirando il nostro giardino è un’importante fonte di soddisfazione.
Inoltre, è più che legittimo considerare il giardino come un elemento che rispecchia i nostri gusti e comunica agli altri il nostro status sociale.
Ma non può essere tutto qui.
Il giardino deve portarci a trascorrere più tempo all’aperto e a recuperare il contatto con la natura.
Nel caso di giardini di grandi dimensioni, la corretta progettazione deve spingerci a passeggiare al suo interno e a scoprire angoli nascosti e inaspettati.
Se si tratta di un piccolo giardino bisogna includere una zona di cui prendersi cura, in cui mettere a dimora fioriture stagionali o piccoli frutti.
Ogni volta che sia possibile, il giardino deve includere un piccolo orto domestico in cui coltivare i nostri ortaggi e in cui trascorrere qualche ora insieme ai nostri cari, soprattutto lavorando insieme ai nostri bambini.
Se stiamo in giardino e ci abbandoniamo al ritmo lento della natura, impariamo di nuovo a sentire e a guardare con occhi nuovi.
E’ fondamentale vivere il giardino e animarlo con la nostra presenza: solo così lo ameremo e diventerà veramente parte della nostra casa.
Il verde sul luogo di lavoro
Quando si vuole progettare un giardino all’interno della propria azienda, bisogna fare considerazioni specifiche.
Il verde ornamentale sul luogo di lavoro risponde a criteri diversi rispetto al giardino privato.
Creare nelle nostre imprese un ambiente gradevole e ospitale, è ormai essenziale sotto molti punti di vista.
Un’impresa di successo deve avere un brand che sia all’altezza dei prodotti e dei servizi che offre.
L’immagine dell’azienda viene veicolata prima di tutto dalla qualità dei propri uffici e dei propri stabilimenti.
Edifici obsoleti e impersonali non possono trasmettere l’immagine di un’azienda innovativa, socialmente responsabile e protesa verso il futuro.
Non ci si può però limitare all’allestimento di un giardino all’ingresso o di una reception elegante.
Chiunque veda nelle persone la maggiore risorsa aziendale, e voglia quindi attrarre una forza lavoro qualificata, non può offrire un luogo di lavoro tetro e grigio.
Persone brillanti e positive non possono lavorare in luoghi adatti alla produzione di massa del XX secolo.
Stanze poco illuminate e cubicoli claustrofobici generano alienazione e spersonalizzazione.
Questo compromette seriamente la produttività e la creatività dei singoli.
E’ quindi importante creare ambienti luminosi, con piante ed elementi naturali, in cui le persone non si sentano oppresse.
È scientificamente provato che essere circondati da piante e dedicarsi alla loro cura, anche con poche nozioni, ha dei benefici notevoli sia sull’umore, sia sulla salute.
Per questo spazi verdi sono ormai inclusi di diritto in luoghi dove il benessere delle persone deve essere maggiormente garantito, come ad esempio in case di cura od ospedali.
La presenza delle piante intorno a noi, non solo contribuisce a purificare l’aria che respiriamo, ma aiuta a ridurre lo stress e a migliorare l’interazione con i colleghi.
Il verde ornamentale deve quindi entrare nelle nostre aziende.
Fare delle piante una parte integrante dell’ambiente lavorativo, è un elemento fondamentale sia per migliorare sia l’immagine dell’impresa sia la produttività delle persone che vi lavorano.
Il progetto di giardini
Se abbiamo deciso far progettare e realizzare un giardino, sia esso il giardino di casa o il verde aziendale, vorremo dare il massimo valore al nostro investimento.
Un bel giardino deve rispecchiare i nostri gusti e armonizzarsi alla nostra casa o interpretare la mission aziendale.
Un giardino ben progettato non deve richiedere troppo lavoro o costi di gestione elevati.
Per ottenere tutti questi risultati bisogna realizzare un progetto ragionato e condiviso fra garden designer e committente.
Ecco cosa deve comprendere come minimo un progetto del giardino:
- il disegno dello stato di fatto, che include un rilievo accurato ed un’analisi della situazione esistente;
- i disegni della proposta progettuale con viste e rendering che illustrano l’aspetto dei vari ambienti;
- il piano di piantagione con le fioriture, la stagionalità e le caratteristiche di alberi ed arbusti;
- la proposta illuminotecnica ed i materiali suggeriti per le pavimentazioni da esterno e gli arredi outdoor;
- gli schemi dell’impianto di irrigazione e per l’illuminazione del giardino;
- i preventivi di spesa per la realizzazione del giardino;
- il piano per una gestione sostenibile del giardino che sia rispettosa dell’ambiente e attenta alla nostra salute.
Quindi la progettazione di aree verdi è un lavoro complesso, che permette però di conseguire notevoli risparmi sia nella creazione del giardino sia nella sua gestione futura.
Se il progetto del giardino viene proposto gratuitamente come parte della sua realizzazione, dovremmo insospettirci.
Se poi ci viene presentato un disegno approssimativo e qualche foto di piante, si sta spacciando per progetto del giardino ciò che in realtà è soltanto uno specchietto per le allodole.
Stiamo cioè comprando a scatola chiusa, senza avere un’idea chiara né del risultato finale, né dei costi di realizzazione e di gestione.
Il progettista di giardini sa interpretare le esigenze del cliente, e di conseguenza sa indirizzare ogni persona verso la realizzazione del giardino più consono ai propri desideri ed esigenze.
Quindi se vogliamo investire nel giardino, dobbiamo considerarlo come parte integrante della nostra casa e pretendere un progetto chiaro, esauriente e che ci soddisfi in ogni sua parte.